KITON SHOWROOM MILANO

KITON SHOWROOM MILANO

Via Pontaccio, Milano

In un edificio che è parte integrante di Milano e che è stato di Gianfranco Ferrè…
“Per me, che nonostante il nome straniero ho radici e tradizioni profondamente milanesi, il nuovo showroom Kiton aprirà nell’edificio più evocativo di tutta la Milano capitale della moda degli anni 90. Ogni centimetro di muro ti parla di storie recenti, ti racconta di Gianfranco Ferrè, del progetto di Franco Raggi, che con grande intuito e coerenza è stato incaricato dalla maison napoletana di questo secondo intervento di ristrutturazione e rivitalizzazione. A livello personale, anche delle serate passate a bere, fumare e ad ascoltare musica nei locali di Brera e C.so Garibaldi, senza neanche immaginare, ogni qualvolta mi soffermavo a guardare le gloriose vetrate della facciata, che in futuro “c’avrei messo mano” facendo una delle cose che più mi piace, progettare la luce”.

L’incarico di GrupppoC14 è molto specifico e molto tecnico. Riguarda la grandiosa sala principale, le sale ad essa adiacenti e le facciate esterne di via Fiori Chiari e di via Pontaccio. Per il resto si è scelto di riutilizzare l’impianto esistente riconfigurando, ripristinando e coinvolgendo i progettisti originali. GruppoC14 si è occupato delle zone più tecniche e delicate, dove un intervento di illuminazione richiede competenza specifica nel lighting delle opere d’arte, ce ne sono già e ce ne saranno molte altre e del retail di lusso.

Va doverosamente precisato, che dal punto di vista della luce l’approccio progettuale in questo caso non è molto dissimile da quello necessario per una galleria d’arte o per un museo, con un’attenzione smisurata alla resa cromatica dei raffinatissimi tessuti e la possibilità di una grande flessibilità di configurazioni e puntamenti. A ciò si aggiungono tematiche tipiche degli showroom di moda, per esempio la possibilità dell’illuminazione dei tavoli dedicati alla vendita durante i periodi di campagna e il controllo accurato dell’illuminazione di ambiente e di atmosfera. In un primo momento l’approccio è stato particolarmente difficile perché a prima vista tutto non sembra contaminabile con altro rispetto a quello che già c’era: l’immenso lucernario, i fluorescenti dietro i vetri, le lampade alogene Nobi di Fontana Arte a soffitto….

L’architettura interna è dominante, le maschere di Franco Raggi disposte sulle colonne lungo il perimetro della sala ti osservano e ti giudicano di continuo. L’unica strada, e questo è il punto fondamentale, è di fare in modo che il nuovo sistema di illuminazione non debba avere la pretesa di far parte del disegno progettuale originale. Certo, proiettori e binari seguono le linee architettoniche, sono ordinati, precisi e assolutamente rispettosi nella loro posizione adiacente al soffitto ed al lucernario a 8 metri d’altezza, ma in un certo senso la loro presenza e tecnicità è e deve essere autoreferenziale. La scelta progettuale è di un’ottima qualità della luce Led, configurabilità ed intercambiabilità delle lenti, l’eccezionale rendimento luminoso e quindi risparmio energetico, la precisione assoluta nei fasci e nelle ombre, un design essenziale e fortemente teutonico, molto poco invasivo e assolutamente sobrio. Sarà la sartorialità di Kiton ad essere protagonista in questo fantastico palcoscenico.

 


 

Via Pontaccio, Milan, Italy

In a building that was once Gianfranco Ferrè’s headquarters and an integral part of Milan…
“In my opinion, despite my foreign name I have deeply Milanese roots and traditions, the new Kiton showroom will open in the most evocative buildings in Milan, the fashion capital of the 90’s. Every inch of wall tells a story, about Gianfranco Ferrè and Franco Raggi’s design, who with immense intuition and consistency has been entrusted by the Neapolitan maison to undertake this second major restructuring and revitalization. On a personal level, even evenings spent drinking, smoking and listening to music around the bars of Brera and C.so Garibaldi, without even imagining it that every time I stopped to gaze at the glorious windows of this façade, In the future I would have “got my hands on it ” doing one of the things I like most: designing light.”

GrupppoC14’s assignment is as specific as it is technical. It concerns the magnificent main hall, the rooms adjacent to it and the external façades on via Fiori Chiari and via Pontaccio. For the rest it was decided to reuse the existing system by reconfiguring, restoring and involving the original designers. GruppoC14 was responsible for the most technical and delicate areas where a lighting project requires specific expertise in lighting works of art, there are already numerous examples and there will be many more within luxury retail.

The internal architecture is very dominant, Franco Raggi’s masks placed on the columns along the perimeter of the room seem to be watching and judging you all the time. The only way forward, and this is the key point, is to make sure that the new lighting system does not make any claims of being part of the original design. Of course, projectors and tracks follow the architectural lines, they are orderly, accurate and absolutely respectful in their adjacent position to the ceiling and the 8-metre-high skylight, though in a sense their presence and technicality is and must be, self-referential. The design called for excellent quality LED lights, configurable and interchangeable lenses, exceptional light output and therefore energy -saving, absolute precision in the beams and shadows, clean but strong teutonic design, hardly intrusive at all and completely pared-down. It will be Kiton’s tailoring which has the starring role on this fantastic stage.

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