C14 JOURNAL ISSUE N11
During my working life – which is far longer than I care to remember – I have seen and studied thousands of houses: large and small, beautiful, run down, historical, modern and even futuristic. They have all impressed me on some level, I even wish I had designed some of them myself, while I couldn’t have lived in others even if my life depended on it. Yet all of them, for one reason or another, aroused my curiosity, firstly on a human level and then professionally. A house is a complex system: it acts as a mirror of course, to the person living in it, but it’s a fun-house mirror. It is a combination of reality, wishful-thinking, the desire to show-off and the need to hide away. It’s a refuge but, occasionally, a stage. It’s a space we love, a space we chose because it represents us. To the trained eye it reveals much more about its owner than they would like. This is why we have chosen home as the topic of this issue. Because there is no other place as difficult to design as one’s home. And here at C14 we adore impossible challenges.
Enjoy.
Nella mia vita lavorativa – molto più lunga di quanto mi piaccia ricordare – ho visto e studiato migliaia di case: grandi e piccole, belle, trascurate, d’epoca, moderne o addirittura avveniristiche. Tante mi hanno colpito, alcune avrei voluto progettarle io, in altre non sarei andato a vivere nemmeno se costretto. Ma tutte, per un motivo o per un altro, hanno stuzzicato la mia curiosità. Umana, prima ancora che professionale. La casa è un sistema complesso: è, certo, lo specchio di chi la abita, ma è uno specchio deformante. È un insieme di realtà, velleitarismo, desiderio di apparire e bisogno di nascondersi. È un rifugio ma, a volte, un palcoscenico. È lo spazio che amiamo, quello che abbiamo scelto perché ci rappresenti. A un occhio allenato, rivela del suo proprietario molto più di quanto egli vorrebbe. Per questo abbiamo scelto di dedicare questo numero al tema home. Perché non c’è un luogo più difficile da progettare della vostra casa. E noi di C14 amiamo le sfide impossibili.