C14 Journal Issue N08
In generale e senza generalizzare si può affermare che, alla categoria (talvolta) professionale di architetti/designer di
cui faccio parte, gli origami piacciono. Tanto, tanto e tanto. Dirò di più: nell’improbabile caso in cui alcuni di noi
– sicuramente deviati – non amassero poi così incondizionatamente quei fogliettini di carta ripiegata a unicorno o a
farfallina e, anzi, preferissero usare quel simpatico pacchetto di Muji contenente quadratini di cellulosa colorata e
istruzioni incomprensibili per scopi più igienici, ebbene, costoro non avrebbero mai, e dico mai, il coraggio di affermarlo
in pubblico. Pur non essendo quindi un amante della materia, insieme ai miei adoratissimi collaboratori ho ritenuto
interessante proporvi, come argomento centrale della rivista, un articolo che affrontasse il tema origami secondo una
logica orientata all’analisi di alcuni aspetti matematici, visto che il contenuto poetico e melanconico di una piccola gru di
carta non sfugge oramai a nessuno. Ah, dimenticavo… il filo conduttore, a questo giro, è per l’appunto una miscela densa
e multidisciplinare di poesia, arte e matematica e, a tale proposito, vale proprio la pena di sfogliare – se non addirittura
di leggere – il pezzo dedicato alla mostra/installazione di Paolo Bottarelli The Illusion of the Second Sun, che ho avuto
il piacere di curare.
Enjoy
In general, and without generalising, we can say that, the (sometimes) professional category of architects/designers to which I belong, likes origami. But I mean they really like it, a lot. And I’ll tell you something else: in the unlikely event that some of us – most likely deviants – do not experience unconditional love for those little pieces of paper folded into the shape of a unicorn or a butterfly and, in fact, prefer to use those cute little packets from Muji containing coloured squares of cellulose, well, they would never, I say never, have the courage to say it in public. So, though I am not a great fan of the subject, along with my beloved co-workers I thought it might be interesting to have origami as the main topic of this issue in the form of an article which explores origami according to logic oriented towards the analysis of certain aspects of mathematics, given that the poetic, melancholy content of a tiny paper crane doesn’t escape anyone. Ah, I nearly forgot… the common thread, this time round, is in fact, a dense, multi-disciplinary blend of poetry, art and mathematics, with this in mind, it really is worth flicking through – even actually reading – the article about the exhibition/installation by Paolo Bottarelli – The Illusion of the Second Sun, which I had the great pleasure of curating.
Enjoy